Pubblicato da: faustocolombo | 20, dicembre, 2009

Che la festa finisca… (recensione non richiesta di Niccolò Ammaniti)

Ho letto l’ultimo libro di Niccolò Ammaniti, Che la festa cominci (Einaudi), e ho avuto l’impressione che finalmente qualcuno riuscisse a esprimere nella fantasia narrativa un sentimento condiviso di repulsione per questo nostro Paese. L’impressione è del tutto personale, naturalmente, e l’autore dice nella nota finale: “Ovviamente questo romanzo è frutto della mia fantasia e di sogni turbolenti. Se ci vedete cose e fatti che somigliano alla realtà sono fatti vostri”. Quindi, tranquilli tutti. Sono proprio io e solo io che riconosce qualcuno di noto nello scrittore Fabrizio Ciba, autore di un primo folgorante romanzo e di una seconda opera meno fortunata, infine promesso scrittore di capolavori che con arrivano, plagiario e ospite fisso di occasioni giuste con lo snobismo che si confà a un ragazzo sempre ribelle. Sono solo io che riconosco la cantante Larita (ex tossica rockettara poi singer melodica amata anche dalle gerarchie vaticane), o l’attrice-velina Simona Somaini, sempre sulle scene con le sue forme procaci e una invidiabile stupidità congenita.

O i mille arrivisti arrivati, piovuti nella Roma di Villa Ada restaurata da un miliardario di umili origini con l’ansia della rivincita sociale. O il sottobosco dell’editoria. O…

Insomma, ci sono voluti il cinismo, l’umorismo e la scrittura limpida di Ammaniti per farmi capire cosa succederà a questo Paese. Scoppierà, come Villa Ada, di una specie di implosione in cui tutti ci rimetteranno, e tutto andrà storto, in cui una banda di satanisti della domenica si rivelerà in fondo quasi migliore di tutti gli altri. Si. scoppierà. Ma qualcuno si salverà miracolosamente. E saranno – naturalmente – i peggiori.

Buon vento.


Risposte

  1. caro fausto, cari lettori del blog,

    nel caso nei prossimi giorni vi venga voglia di entrare in una libreria, e di comprare qualche libro in cui sprofondare durante le meritatissime vacanze, allora ne ho proprio qualcuno da consigliarvi, libri che contemporaneamente spingono dentro e allontanano dal tempo incendiato in cui ci tocca vivere, come se fossero piccoli schermi dietro quali è più facile vedere, e capire, e comprendere – o anche sentire, soprattutto sentire, cosa molto più difficile e complessa. ecco i libri che ho letto tra luglio e dicembre, e che mi hanno piacevolmente sorpreso:

    – riportando tutto a casa, di nicola lagioia, einaudi
    http://www.einaudi.it/speciali/Nicola-Lagioia-Riportando-tutto-a-casa

    – tre sistemi per sbarazzarsi di tolstoj, di nicola lagioia, minimum fax
    http://www.minimumfax.com/libro.asp?libroID=491

    – canti del caos, di antonio moresco, mondadori
    http://www.librimondadori.it/web/mondadori/scheda-libro?isbn=978880458445&autoreUUID=d8ebd418-d8bb-11dc-99dd-df1bad98fe65

    – sirene, di laura pugno, einaudi
    http://www.einaudi.it/libro/scheda/(isbn)/978880618563/

    – splendido splendente, di ivan guerriero, agenzia x
    http://www.agenziax.it/?pid=30&sid=30

    – l’odore afrodisiaco del cloro, di judy budnitz, alet
    http://www.aletedizioni.it/catalogo/dettagli.asp?ISBN=978-88-7520-127-2

    – questa è l’acqua, di david foster wallace, einaudi
    http://www.einaudi.it/speciali/David-Foster-Wallace-Questa-e-l-acqua

    – emmaus, di alessandro baricco, feltrinelli
    http://www.feltrinellieditore.it/SchedaLibro?id_volume=5001310

    ah, sto per fare uno strappo alla regola – cioè raccomandare libri letti fino alla fine, che abbiano una qualche aderenza con la bellezza, l’inquitudine, il disordine e il nitore con cui percepiamo la materia vivente delle cose – ma in questi giorni sto divorando un classico che non diventerà mai un classico se non lo leggi, e il classico dalla forza impareggiabile è:

    – a sangue freddo, di capote truman, garzanti
    http://www.garzantilibri.it/default.php?page=visu_libro&CPID=2049

    dato che stanno per avverarsi, buone vacanze, e in ogni caso, buona lettura.

    a presto

    giuseppe

  2. Caro Fausto,
    grazie della segnalazione. La scrittura ruvida di Niccolò Ammanniti sarà compagna di letture natalizie.
    Buon vento
    nk

  3. Non vedo l’ora di leggerlo.

    A proposito di recensioni, vorrei condividere questo sito, tenuto dalla Northeastern State University dell’ Oklahoma:

    http://southwestjournalofcultures.blogspot.com/

    Troverete una lista di libri di “Popular Culture” recensiti ed altri in attesa di lettori. Se c’è un libro che vi interessa, potete chiedere di leggerlo e recensirlo voi. Vi manderanno il testo a casa gratuitamente in cambio di una recensione.
    Le linee guida per la recensione sono in fondo al blog
    http://southwestjournalofcultures.blogspot.com/2008/07/book-reviews.html

    Per esempio, libri in attesa di lettore e recensione:
    -Screening Nostalgia: Populuxe Props and Technicolor Aesthetics in Contemporary American Film by Christine Sprengler
    -TV by Design: Modern Art and the Rise of Network Television by Lynn Spigel

    Credo sia una bella opportunità di lettura oltre che di esercizio mentale e linguistico (i testi sono tutti in Inglese).

    Buona lettura!


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