Interessante giornata, qui a Lisbona, all’ISCTE. Relazioni sulla televisione nell’era della convergenza. Phd candidates presenti un po’ da tutto il mondo, nemmeno solo dall’Europa. La prima relazione, del mio amico Gustavo Cardoso, è stata secondo me molto significativa, perché ha chiarito benissimo il punto in cui ci troviamo negli studi sulla televisione e sui media in particolare. E il punto, molto in sintesi, è questo: noi continuiamo a studiare la televisione estendendo per così dire la sua definizione, guardando le sue modifiche e le sue nuove frontiere, guardandola alla luce della convergenza.
Ma la questione vera è che la definizione stessa di televisione non regge più, come in generale è in discussione la nozione di medium. Su questo si lavora ormai da qualche anno in tutto il mondo, e non credo che noi italiani siamo particolarmente indietro. Piuttosto, mi sembra di vivere (e ringrazio la vita per questo) in uno di quei momenti così ben descritti da Kuhn a proposito delle rivoluzioni scientifiche, in cui un paradigma, stressato fino a spremerne ogni possibilità, non regge più, e siamo obbligati a guardare altrove.
Mi è parso molto bell scoprire che Gustavo condivide con me e molti altri questa prospettiva. Le amicizie – e le colleganze scientifiche – riservano sempre delle fantastiche sorprese.
Buon vento da Lisbona.
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