Ho finito il tour di Boom, ieri, a Como. Ero nella sede di un giornale locale, l’Ordine (ripresa di un quotidiano storico, che ho letto quand’ero ragazzo), e circondato da una quantità imprecisata di persone raccolte dalla mia amica Elisabetta Broli attraverso il vecchio strumento del passaparola. Sono cresciuto, a Como. E ieri ci sono tornato come se fosse la prima volta dopo trent’anni: a leggere il mio libro con i miei amici Roberto e Antonio, a scambiare emozioni con altri occhi che conoscevo bene, come quelli dei miei vecchi compagni di scherma, di qualche ex alunno, di amici mai più visti eppure mai persi davvero. Sono stato bene, tanto.
Grazie a tutti, ragazzi: un tour non può finire meglio. Magari, se ci gira, cominciamo daccapo, in questo viaggio in cui non si ripassa dal via, come dice Ligabue.
Buon vento.
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