E così, oggi ho avuto il piacere di laureare un’altra serie di dottori magistrali. Ero presidente di commissione, e li ho potuti proclamare personalmente, il che – confesso – mi dà una certa soddisfazione. Senza nulla togliere agli altri, vorrei dire una parola a tre di loro, Laura Ceglia, Alessandro Longoni e Andrea Bernardoni, che mi hanno davvero commosso con il loro lavoro, pieno di serietà, creatività e voglia di non mollare.
A Laura – che aveva preparato una magnifica presentazione sulle elezioni argentine del 2007 – si è impallato il computer. Ha fatto un lungo respiro e ha detto, più o meno: “pazienza, passerò in cinque secondi dalla rabbia alla frustrazione e farò senza”. L’ho trovata splendida. Poi tutto è andato come doveva andare, perché lei è stata là, in Argentina, e ci ha raccontato anche il Paese dal di dentro, con la passione che distingue i cavalli di razza.
Alessandro ha presentato un lavoro sul digitale terrestre che potrebbe diventare un bel saggio su Problemi dell’informazione. Preciso, puntuale, pieno di dati e di spunti interpretativi. Si è presentato con un impeccabile grisaglia che mi ha sorpreso, ma tant’è: i migliori sono quelli che non confermano le tue aspettative…
Andrea ha portato una ricerca sul corpo mediatico di Berlusconi. La commissione si è appassionata, com’è capitato a me seguendo il suo lavoro. Ha aggiunto, l’Andrea, un altro tassello alla mia riflessione sul divenire della nostra stanca repubblica, e quindi su questo tema tornerò presto.
Per ora onore ai dottori magistrali. Dovunque vogliano andare, in futuro. Per ogni minuto della loro vita da adesso, buon vento, più di sempre.
Caro Fausto Colombo,
leggo sempre il suo blog e oggi…più di ogni altra volta deisidero farle i complimenti per le bellissime parole che ha scritto per i tre laureandi.
Mi hanno emozionato.
E’ bello scoprire che anche in Università ci sono professori che oltre al contenuto dei saperi sono capaci di andare in profondità e di capire i propri “alunni”.
By: Maria on 28, aprile, 2009
at 9:50 PM
Cara Maria,
che dire? Forse per questo hanno inventato gli emoticons? 🙂
By: faustocolombo on 30, aprile, 2009
at 10:12 PM
GRAZIE Professore per le parole che ha scritto e che leggo solo ora, GRAZIE per le parole che ha detto quando ha presentato il mio lavoro, ma soprattutto GRAZIE per come mi ha accompagnato guidandomi in una discussione con “effetto sorpresa”!
Il 28 di aprile ho imparato non solo che è possibile “passare dalla rabbai alla frustrazione in pochi secondi”, ma che si può passare dalla rassegnazione alla soddisfazione altrettanto velocemente (e senza Power Point)!
Ancora non so dove andrò in futuro… e come mi ha detto una volta “preoccuparsi troppo non serve perchè spesso la vita sceglie da sola”; asì que si aspetta la folata di vento giusto y vamos a ver que pasa sobre la marcha!!!
Grazie Prof, ancora.
Laura
By: Laura Intransito on 3, Maggio, 2009
at 12:21 PM
A un grande uomo, prima ancora che a un grande professionista della comunicazione, un grazie sincero per le belle parole che mi ha dedicato.
E’ stato un piacere lavorare con lei.
Grazie ancora di tutto.
Andrea
By: Andrea Bernardoni on 5, Maggio, 2009
at 12:17 PM