Le vacanze di Natale per me sono come il letargo: (quasi) non scrivo; non mi prendo impegni di progettazione o sintesi di ricerche. Lavoro sugli appunti dei libri che vorrei pubblicare (molti sono nel cassetto da anni, e Dio sa se un giorno ne farò qualcosa), metto ordine nelle idee (come quelle di Donna Prassede: poche, sbagliate, ma a cui sono molto attaccato). Soprattutto faccio come lo scoiattolo che abita vicino a casa mia (e che d’estate incontro ogni tanto, magari nel giardino) durante il letargo. Riposo, e divoro le scorte (lui infatti è grassissimo prima di sparire). Solo che il roditore divora ghiande, e io divoro libri. Così in questi giorni faccio le mie provviste.
Magari interessa a qualcuno che racconti cosa ho raccolto quest’anno. Oppure no, ma il bello di questa nave è che siccome sono al timone la rotta di solito (non sempre, perché l’equipaggio è irrequieto) la decido io.
Dunque ecco qua un primo provvisorio elenco:
Romanzi:
Dies Irae di Giuseppe Genna, perché ne ha parlato Giuseppe (l’altro) in un commento, e non si buttano mai via i suggerimenti. Eppoi adesso mi metterò a lavorare su Vermicino, e lì ce n’è una ricostruzione letteraria fondamentale.
La vita erotica dei superuomini, di Marco Mancassola, perché sono affascinato dei narratori che usano i fumetti come sfondo o centro narrativo, e Fabio Guarnaccia me l’ha suggerito come un buon esempio (oltretutto mi incuriosisce questa generazione che usa i fumetti: sono cresciuti con Marvel e DC, la prima soprattutto nella versione Corno degli anni Settanta?).
Saggi.
La cultura degli europei dal 1800 ad oggi, di Donald Sassoon. Ho presentato il libro (1600 pagine più o meno) allo IULM venerdì scorso, ma ovviamente non ho finito di leggerlo. Così me lo gusterò. Della presentazione vi parlerò in un prossimo post, perché sono uscite molte cose interessanti, ma il mio cervello- evidentemente dotato dello stesso numero di neuroni dello scoiattolo di cui sopra – le deve ancora processare.
Un viaggio lungo 40 anni. Senza orario senza bandiera. Ne ha parlato in un suo commento l’autore, ed è stato presentato ieri. E’ d un giovane straordinario, Antonio Oleari, e parla di quel felice incrocio (1968) fra Riccardo Mannerini, De André, i New Trolls e altre personalità della musica italiana di quegli anni. Una bella storia. Quasi un romanzo. La prsentazione è stata interessante, con un gruppo (o una porzione di gruppo) di cui non ricordo il nome, ma di cui mi ha colpito la voce incredibile del cantante, Scream.
Quasi un romanzo è anche l’ultimo libro della lista: Azzurro, di Fabio Canessa. La ricostruzione di questa canzone (ci credereste? 1968) di Paolo Conte, cantata da Celentano, che per alcuni dovrebbe essere l’inno nazionale.
Mi fermo qui naviganti. Per chi sta sotto coperta, e per il mio amico scoiattolo in letargo, mi pare ce ne sia abbastanza.
Buon vento
Che dire.. Buon “letargo”
E Buon Natale a tutti!
🙂
Valentina
[ps. Mi scuso con il blogmaster e con gli altri lettori se vado deliberatamente OT ma… Prof! Mi hanno presa a Bruxelles!!!]
By: Esse on 21, dicembre, 2008
at 11:26 am
Ehi, farò uno strappo: complimenti Valentina. Sono un po’ orgoglioso anch’io..
By: faustocolombo on 21, dicembre, 2008
at 1:37 PM
Un sentito ringraziamento a Fausto per la partecipazione a Meda in occasione della presentazione di “Senza orario senza bandiera” di Antonio Oleari.
By: Ugo Mannerini on 21, dicembre, 2008
at 3:27 PM
Passo anch’io per un saluto e un ringraziamento a Fausto: mi ha fatto immensamente piacere la sua presenza lo scorso 20 dicembre a Meda!
A Marzo presenteremo in Cattolica con tutti i New Trolls, sarà un’altra bella occasione per parlare di musica…
che il vento del 2009 sia per tutti voi gagliardo e benigno…
buon viaggio
antonio
By: Antonio Oleari on 4, gennaio, 2009
at 5:12 PM