L’amico Chris Hanretty mi invia il testo della relazione che ha tenuto a Edimburgo. E’ una discussione radicale del concetto di pluralismo nella storia del servizio pubblico televisivo italiano. Veramente interessante. La allego subito, per tutti quanti fossero interessati.
Bentornato prof.!!! Nel frattempo, mi sono letta il working paper di Hanretty e mi è sembrato molto interessante: fino ad ora avevo sempre fatto una gran confusione tra il concetto di “pluralismo” e il concetto di “oggettività”, forse perchè, nel contesto mediatico italiano in cui sono immersa da sempre, il pluralismo sembra essere l’unica via maestra… non credo di aver mai sperimentato una fruizione di un contenuto televisivo “oggettivo” (questo atteggiamento -chiamiamolo così- può essere considerato la causa o la conseguenza della perdita da parte dei media del ruolo di strumenti per la discussione pubblica? E, nella mia ignoranza, c’è mai stato un tempo ove i media mainstream effettivamente ricoprivano questo ruolo?).
Parimenti, mi ha interessato molto il concetto che Hanretty definisce il “pluralism lottizzato”, ovvero il fenomeno del “journalism intentional fallacy”, che illustra molto bene il vortice che investe e lega politica e informazione. Del resto, lo studioso scrive a tal proposito “The denial that they (journalists, nda) have any personal political beliefs smacks of bad faith, whilst admitting such beliefs immediately disqualifies that journalist as an ‘impartial’ or ‘objective’commentator”.
Perchè non ne parliamo a lezione?
By: Lara on 1, dicembre, 2008
at 2:49 PM
Mi sembra una grande idea. Mercoledì lezione su questo. Domani la lezione sarà sospesa. Fate girare la voce, anche se ho già comunicato tutto a chi di dovere e dovreste essere avvertiti.
By: faustocolombo on 1, dicembre, 2008
at 3:50 PM
ok!!! Comincio a far circolare la notizia…
By: Lara on 1, dicembre, 2008
at 7:05 PM