Oggi, dopo la lezione, ho parlato con un gruppetto di studenti del loro prossimo lavoro su un personaggio dei fumetti. Erano orientati a studiare Batman, ma ho provato a dirottarli su Diabolik, il Fantomas italiano che le sorelle Giussani hanno editato dal 1962, e che tuttora è in edicola (e ci sono stati almeno un film e una serie di cartoon, se non sbaglio). Ci siamo chiesti alcune cose, così in breve, e in attesa che – se lo vorranno – le sviluppino, provo a postarle qui per la discussione collettiva.
A cosa si deve il successo di Diabolik? Siamo in pieno Boom, e il formato tascabile permette all’eroe nero di sparire nelle tasche. Ma la vergogna non significa che non si riconosca – magari inconsciamente – qualche valore in DBLK (che secondo Bisio è il suo codice fiscale…). Per esempio la fedeltà assoluta e reciproca fra lui ed Eva Kant (quella fedeltà che giustifica la coppia di gansters nel Getaway di Sam Peckimpah e i Natural Born Killers di Stone)… Magari vogliamo sentirci dire che se amiamo davvero, siamo giustificati di qualunque colpa. E poi, come mi ha suggerito qualcuno che non ricordo, magari si riconosce in lui un uomo di successo, capace di portare a termine i suoi progetti: il lato oscuro del boom, ma sempre un lato meritevole di attenzione.
Da dove viene Diabolik? Dai supereroi americani (nasce anche Spiderman, nel 1962…) o dal vecchio Fantomas del feuilleton ottocentesco? E dove va? Ricordate che finisce nella geniale invenzione (della Disney italiana) di Paperinik, l’alter ego di successo di Paperino, e per di più quello destinato a diventare a un certo punto il protagonista di un esperimento come PK? Chi si ricorda a chi appartiene il diario segreto che Paperino trova, e che lo trasformerà in Paperinik? A un certo Fantomius… Chi ha orecchie per intendere intenda. Gli altri in roulotte, come dice Groucho a Dylan Dog.
Ma questa, ovviamente, è un’altra storia…
Ps: laculturasottile ha superato i duemila contatti in un mese… Non ho idea se siano tanti o pochi, ma come sempre ringrazio tutti voi, miei compagni di avventura. La navigazione continua. Siamo ancora a bordo, con un sacco di cose da dire.
Penso che il successo di questo fumetto si debbe innanzitutto alla sua matrice italiana, (fumetto nato da italiane e pensato per gli italiani: i pendolari) che vede il nostro paese contrapporsi allo strapotere americano. Il personaggio in se è circondato da un aura di successo in quanto riesce a mettere a segno ogni suo colpo, ma l’ elemento interessante è che anche se l’ immagine che raffigura è di per sè negativa in quanto ladro, viene giustificato dai lettori poichè non deruba mai i “buoni”, ma solo coloro che se lo meritano oppure chi di soldi ne ha in abbondanza, in questo aspetto ha delle somiglianze con il più datato “Arsenio Lupin”.
Figura arricchita dalla professionalità del personaggio e dalla sua misteriosità -quest’ ultimo elemento ha sempre suscitato grande attrattiva nei lettori- data anche dal suo agire nell’ oscurità (in questo simile a batman). Il perdurare del successo di diabolik secondo la mia opinione deriva dalla sua natura di personaggio moderno che si rinnova continuamente, la presenza di un sito web (http://www.diabolik.it/index.asp) interamente dedicato a lui ne è un esempio evidente, forse solo spiderman ne ha uno proprio…
By: Mattia on 23, ottobre, 2008
at 10:42 PM